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[Milano] Le Duché de Milan

Non comune versione con la firma del Dezauche e la data 1781 della grande carta geografica dello Stato di Milano e dei territori confinanti edita dal cartografo francese Jaillot per la prima volta nel 1706 e riproposta, corretta, in un secondo stato, nel 1731. Il titolo, in basso a sinistra, è iscritto in un cartiglio sormontato dallo stemma del Re di Francia sostenuto da due putti alati. Nell’angolo in alto a sinistra, sono raffigurate le scale metriche ed è riportato il privilegio di stampa con l’indirizzo del Dezauche e la data. Inizialmente concepita per l’opera di Alexis-Hubert Jaillot Atlas Francois, Contenant les Cartes Geographiques … pubblicata a Parigi tra il 1695 e il 1708 questo esemplare venne stampato dall’editore Jean-Claude Dezauche come foglio sciolto, sezionato e riportato su tela. Basata sui rilevamenti cartografici di Nicolas Sanson la mappa propone, rispetto al prototipo di riferimento, un notevole arricchimento estetico con i due cartigli di gusto barocco che sottolineano l’estrazione artistica del Jaillot (che nasce infatti scultore) e un tratto preciso e raffinato che permette di identificare molto bene tutta la dettagliata topografia e l’importante apparato idrografico e montuoso. In basso a destra la firma dell’incisore (Robert) Cordier anche lui nativo, come il Sanson, di Abbeville.

Jean-Claude Dezauche era un noto editore di mappe di Parigi che aprì il suo negozio intorno al 1770. La base per l’attività è stata l’acquisizione degli archivi e dei rami di Guillaume De l’Isle, Philipe Buache e Alexis-Hubert Jaiòòot, tre dei più rinomati cartografi reali francesi. Tra i molti e redditizi contratti di stampa di Dezauche c’era anche il monopolio sulla vendita delle mappe prodotte dal Dèpôt de la Marine nazionale. Esclusività che continuò anche dopo la sua morte quando l’attività passo al figlio, Jean André Dezauche.

Alexis-Hubert Jaillot (1632-1712) insieme a Nicholas Sanson (1600-1667) inaugurò la grande epoca della cartografia francese quando nel 1672 dopo il disastroso incendio della casa editrice dei Blaeu la produzione cartografica passò gradualmente da Amsterdam a Parigi. Hubert Jaillot nacque in Franca Contea nella Francia orientale e si formò come scultore ma quando sposò la figlia dell’editore Nicholas Berey, si trovò nella posizione di ereditare una redditizia azienda di cartografia e stampa. Alla morte di Nicholas Sanson, il principale cartografo francese dell’epoca, Jaillot negoziò con i suoi eredi la ripubblicazione di gran parte del lavoro di Sanson. Pur non essendo un cartografo, l’accesso alle tavole di Sanson permise a Jaillot di pubblicare numerose mappe e atlanti con modifiche estetiche e aggiornamenti topografici. Come scultore e artista, le mappe di Jaillot erano particolarmente apprezzate per gli elaborati cartigli allegorici e che allo stesso tempo esaltavano le virtù del Re Luigi IV e i suoi trionfi militari e politici. Nel 1686 gli fu conferito il titolo di Geographe du Roi, che comportava un notevole prestigio e un importante stipendio annuale. (Jaillot fu uno degli ultimi cartografi francesi ad acquisire questo titolo infatti Luigi XV, una volta salito al trono, sostituì la carica con il titolo più prestigioso e singolare di Premier Geographe du Roi.) Jaillot morì a Parigi nel 1712 e gli succedettero il figlio Bernard-Jean-Hyacinthe Jaillot (1673 – 1739), il nipote Bernard-Antoine Jaillot (???? – 1749) e il cognato di quest’ultimo, Jean Baptiste-Michel Renou de Chauvigne-Jaillot (1710 – 1780).