Bella carta geografica disegnata da Giacomo Cantelli basata sui rilevamenti di Nicholas Sanson che mostra le Alpi e Dolomiti Italiane e Austriache con in bel dettaglio le rappresentazioni del Tirolo, Trento, Alto Adige e Südtirol e fino alla Svizzera orientale e ai Grigioni. Tratta dall’opera Mercurio Geografico overo Guida Geografica in tutte le tavole geografiche del Sansone Baudrand e Cantelli”, data in luce con direttione, e cura di Gio. Giacomo de Rossi nella sua Stamperia in Roma alla Pace … stampato a Roma presso G. de Rossi nel 1691. La mappa incisa all’acquaforte da Francesco Donia (firma in basso a destra) con tratto raffinato e preciso è arricchita da un elegante e decorativo cartiglio con il titolo e gli indirizzi editoriali e che comprende anche le scale grafiche delle distanze e una nota con l’elenco dei segni per la lettura della carta.
Il Vignolese Giacomo Cantelli fu il primo cartografo ufficiale alla corte di Modena. Nel 1685 infatti il Duca Francesco II lo nominò geografo e conservatore della biblioteca ducale anche se il suo interesse era solo per la cartografia. Uno dei suoi successori alla guida della biblioteca, Ludovico Muratori, benché lo apprezzasse, scrisse che “sapeva fare solo carte geografiche”.
Giacomo Cantelli nacque nel 1643 a Montorsello, presso Vignola, a una trentina di chilometri a sud di Modena. Studiò grammatica e letteratura, probabilmente prima a Modena, poi a Bologna, fino al 1669. Si trasferì a Venezia, città nella quale cominciò ad acquisire una certa notorietà come geografo, quindi a Parigi, dove ebbe l’opportunità di conoscere i cartografi e geografi Pierre Duval (1619–1683), Michel Antoine Baudrand (1633–1700) e Guglielmo Sanson (1633–1703), subendo l’influsso della scuola cartografica francese. Rientrato a Bologna, compì lunghi viaggi in Italia, e durante uno dei soggiorni a Roma incontrò il suo futuro editore, Giovanni Giacomo De Rossi (1627–1691). Con il De Rossi, Cantelli dette inizio ad un sodalizio personale e professionale che, dal 1672 in avanti, fruttò decine di mappe uscite dai torchi della nota stamperia romana: «All’insegna della Pace». A Roma produsse alcune carte geografiche della Terrasanta, del Regno di Persia, del Regno di Napoli, dell’Impero Ottomano, della Lombardia ecc., ed è in questi anni che cominciò ad affermarsi come cartografo, realizzando mappe che risentono l’influsso di Giovanni Antonio Magini e Nicolas Sanson. Dal 1680 al 1690, disegnò e fece incidere una trentina di carte geografiche, tra le quali, nel 1684, l’Ungheria orientale, il corso del Danubio e l’Ungheria occidentale; quindi, nel 1685, la Morea e il Peloponneso. Nello stesso anno, come riconoscimento della sua professionalità, venne nominato geografo di corte da Francesco II d’Este, duca di Modena e Reggio. Nel 1686 pubblicò le carte dei Principati di Valacchia, Moldavia e Transilvania, dell’Ungheria, della Confederazione Elvetica, del Ducato di Stiria, dell’Anatolia e dell’Asia Minore; e, tra il 1687 e il 1688, le mappe di vari Stati tedeschi, mentre nel 1689 quelle dell’Albania, della Bosnia e della Macedonia. Negli ultimi anni di vita, si dedicò alla realizzazione della carta della Spagna e di quelle dell’Italia settentrionale e del sud–est della Francia. Morì il 30 novembre 1695, a Modena (fonte: Cosimo C. Palagiano, Cantelli, Giacomo, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 18, Roma 1975).
La prima edizione del «Mercurio Geografico», uscita presso la stamperia «All’insegna della Pace» dei De Rossi, raccoglie 58 mappe che recano nei cartigli le date dal 1650 al 1691 e che furono realizzate da Nicolas Sanson, Michel Antoine Baudrand e Giacomo Cantelli. Il Cantelli firma quasi un terzo delle carte geografiche della prima edizione del «Mercurio geografico». La seconda edizione, apparsa nel 1692 in due volumi, raccoglie 88 mappe di Giacomo Cantelli, intagliate al bulino da Antonio Barbey e pubblicate da Domenico De Rossi (1647–1729), figlio ed erede dell’incisore e stampatore romano Giovanni Giacomo De Rossi. Le decorazioni delle carte geografiche di Cantelli presentano cartigli centrali o laterali riccamente elaborati. Le carte geografiche, incise in rame, hanno varie dimensioni e alcune sono in bella coloritura coeva.