Prima edizione della grande e interessantissima carta murale dell’alta Italia che documenta la situazione politica del paese alla fine del 1797. I confini della Cisalpina sono quelli deliberati con il Trattato di Capoformio e sul Veneto si legge: “Stati della Casa d’Austria”; la carta riporta i nomi dei dipartimenti, da cui si evince che Nizza e Savoia non appartengono più al Piemonte, e su Massa si legge “dipartimento delle Alpi Apuane” denominazione usata dalla metà del 1797 alla metà del 1798. In basso, nel mar ligure, è posto un riquadro con la carta della Valtellina e i territori di Bormio e Chiavenna che non apparivano nella mappa in quanto appartenente ai Grigioni svizzeri e che nel 1797 erano stati annessi da Napoleone alla Repubblica Cisalpina. A destra, nel Mar Adriatico legenda con Esposizione dei Segni; all’angolo inferiore sinistro titolo, dati editoriali e data, entro riquadro tipografico più a destra scale metriche.
Nicolò Pagni è documentato attivo a Firenze in qualità di editore, stampatore e mercante di stampe dall’ultimo scorcio del Settecento al primo quarto dell’Ottocento. Nel 1785, quando pubblica il volume “A’ dilettanti delle bell’arti” di Giovanni Battista Betti, aveva bottega presso Orsanmichele, nell’Ottocento invece si era trasferito presso una Locanda, chiamata dell’Aquila nera.
Luigi Bardi attivo come stampatore a Firenze dalla fine del’700 alla prima metà dell’800. Negli anni Venti la sua calcografia ha sede in Borgo degli Albizzi, mentre nel 1833 è documentata in Piazza San Gaetano sempre a Firenze.