Grande carta storica murale dei dintorni di Roma alla scala 1:100.000 con toponomastica in latino e, tra parentesi e a caratteri più piccoli, in italiano. Disegnata dal celebre cartografo Heinrich Kiepert (1818 – 1899) e pubblicata su tela a stacchi dal Geographisches Institut di Weimar nel 1850. I percorsi d’acqua, strade e condutture idriche sono evidenziati a colori e i rilevi sono resi mediante ombreggiatura. La scala grafica riporta l’indicazione del miglio tedesco, del miglio italiano e del miglio romano. Una delle prime carte geografiche che per importanza dell’autore e per rilevanza storica vennero inventariate nel 1873 dal professore Giuseppe Dalla Vedova per il patrimonio geo-cartografico del Gabinetto di Geografia della Sapienza Università di Roma.
Heinrich Kiepert (1818 – 1899) è stato un cartografo e storico tedesco attivo nella seconda metà del XIX secolo. Nato a Berlino, Kiepert sin da giovane viaggiò molto e appassionandosi alla storia dei luoghi visitati venne incoraggiato nei suoi studi dello storico Leopold von Ranke, un amico di famiglia. È stato studente di antichità classiche sotto August Meineke e ha collaborato con Cal Ritter. Ha studiato storia, filologia e geografia presso l’Università di Humboldt di Berlino dove in seguito ne divenne insegnante. Deluso dalla scarsa qualità delle mappe nei testi storici, Kiepert si impegnò a migliorarle e a evolverle. Il suo primo lavoro importante, l’Atlas von Hellas und den hellenischen Kolonien, è stato pubblicato con Karl Ritter nel 1840 ottenendo immediatamente riconoscimenti dalla comunità accademica. A esso sono seguite diverse pubblicazioni simili, tra cui l’Atlas Historisch-geographischer der alten Welt 1848, l’Atlas Antiquus 1854 e il Formae Orbis Antiqui 1894. Kiepert si specializzò nella geografia storica del mondo classico sviluppando in seguito un interesse specifico per l’Impero Ottomano che all’epoca era poco rappresentato nelle carte geografiche. Ha viaggiato in Asia Minore quattro volte tra il 1841 e il 1848, utilizzando i suoi viaggi per raccogliere e compilare dati e rilevamenti, producendo quindi eccezionali mappe che si estendevano dal Mediterraneo al Caucaso. Grazie a questi lavori, Kiepert divenne il riferimento mondiale per quanto riguardava la geografia ottomana. Dal 1845 al 1852, Kiepert è stato a capo del Geographisches Institut a Weimar. Nel 1854 ha assunto la posizione di professore di Geografia presso l’Università di Berlino e per quasi 50 anni fu considerato il massimo esponente e conoscitore per la cartografia dell’antichità classica e biblica. Kipert instaurò una duratura e riuscita collaborazione con Dietrich Reimer, un editore di Berlino. Le mappe di Kiepert sono celebri per essere chiare, facili da leggere e le più accurate del loro tempo. Oltre al suo lavoro pionieristico nel mappare l’Impero Ottomano, Kiepert ha anche pubblicato le prime mappe etniche dettagliate dell’Austria-Ungheria, della penisola balcanica e della Germania. Kiepert è morto a Berlino il 21 aprile 1899.