Carta geografica della provincia di Brescia disegnata da Francesco Naymiller, incisa da Pietro Allodi e pubblicata a Milano nel 1868 da Francesco Vallardi. La mappa, riportata su tela editorialmente è completata dalla legenda con i segni convenzionali e in basso a destra dalla pianta topografica di Brescia, dove sono visibili la Stazione e il Foppone, completata da 21 riferimenti ad altrettanti punti di interesse. A livello cartografico la mappa deriva da quella, di poco antecedente, che Attilio Zuccagni-Orlandini aveva compilato per il suo lavoro Corografia fisica, storica e statistica dell’Italia e delle sue isole corredata di un atlante di mappe geografiche e topografiche.
I Vallardi furono una famiglia di editori, librai e tipografi milanesi. La storia della casa editrice inizia nel XVIII secolo, quando Francesco Cesare Vallardi (1736-1799) cominciò la produzione di libri stampati in Contrada Santa Margherita e ne fece uno dei principali centri della vita culturale milanese.
I figli Pietro (1770-1819) e Giuseppe (1784-1861), intitolarono la ditta «Fratelli Vallardi» (1812) e si distinsero nel panorama editoriale per la pubblicazione di libri e stampe d’arte. I figli di Pietro, ossia Francesco (1809-1895) e Antonio (1813-1876), fondarono rispettivamente la «Casa Editrice dott. Francesco Vallardi» (1840) e la «Antonio Vallardi Editore» (1843); quest’ultimo pubblicando opere divulgative, scolastiche e di cartografia.
I discendenti proseguirono le rispettive attività, finché nel 1970 la casa editrice “Antonio Vallardi” fu ceduta a Garzanti, mentre nel 1980 il marchio “Francesco Vallardi” venne acquistato dalla Piccin-Nuova Libraria.