Satyrische Europa Karte Weltkrieg 1914

Una delle più interessanti e rare rappresentazioni di propaganda tedesca pubblicata prima che gli orrori della Prima Guerra Mondiale diventassero evidenti.

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Rara mappa satirica concepita da E. Zimmermann e pubblicata nel 1914 subito dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale che mostra l’Europa con le varie nazioni rappresentate come caricature e attraverso stereotipi e allegorie.
La Russia è rappresentata come un cosacco infestato di pulci spruzzato con insetticida da un orso russo. L’orso tiene un portafoglio vuoto e urla la parola “fame”, suggerendo che l’esercito russo è pateticamente sotto-finanziato rispetto ai tedeschi e agli austriaci.
Austria-Ungheria e Germania sono rappresentate come valorosi soldati che sparano le loro armi verso il cosacco russo. La Germania con il braccio destro schiaccia un Belgio indifeso e nel frattempo, l’Austria colpisce la Serbia, schiaccia il Montenegro e con il piede sinistro colpisce la Russia. Nei Balcani, Grecia, Romania e la Bulgaria, ancora ferita dalla guerra balcanica, osservano la situazione da vicino. La Turchia, un uomo barbuto che fuma la pipa, guarda l’Europa con allerta.
La Francia è rappresentata da un tipico soldato gallico che cerca aiuto dalla Gran Bretagna. Sulla schiena, che non fornisce alcuna protezione contro il pugnale tedesco, c’è il trattato di difesa franco-russo, comicizzato come “buoni russi”. Attorcigliata alla sua gamba c’è un serpente che esce da Marsiglia per urlare la parola ‘vittoria’, un’allusione al serpente inaffidabile nel Giardino dell’Eden.
L’Italia è vista come un goffo soldato, con entrambe le gambe in un solo stivale, che al momento rimane neutrale, anche se pronta a colpire. (Nel 1914 la Germania si aspettava ancora che l’Italia si unisse al fianco degli “Imperi Centrali”).
La Gran Bretagna sembra voltare le spalle all’Europa ma colpita nel posteriore da un grande proiettile tedesco viene intrappolata da un serpente che urla ‘vittoria’.
La Spagna e il Portogallo, entrambe potenze neutrali, sembrano generalmente indifferenti alla situazione così come il singolo soldato giapponese, che in una barca a remi nell’Atlantico, osserva lo scenario con sufficienza.
Norvegia e Svezia sono mostrate come potenze neutrali protette da uno scudo che contempla la celebre scatola di fiammiferi, uno dei principali settori commerciali svedesi. La Danimarca, anch’essa neutrale vende burro alla Germania. La Finlandia, incatenata alla Russia, cerca di liberarsi tagliando la catena. I Paesi Bassi, nonostante tutto, riescono a dormire.